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LE INDUZIONI DEL PARTO Editoriale: IL TEMPO DELL’ATTESA
di Verena Schmid
Aspettare un bambino! Sembra un termine di altri tempi. Oggi si fa un bambino. Si programma, si innesta la gravidanza, si decide il giorno della nascita, si fa crescere e così via. Se il bambino non viene, si forza. Orologio e calendario dominano su gravidanza, parto e allattamento.
Nella parola “aspettare un bambino” sta tutta una filosofia di vita e anche professionale.
Aspettarlo prima del concepimento, aspettarne i tempi, la decisione, il momento opportuno! Aspettare il bambino durante il primo trimestre, ancora nascosto nel buio della pancia, aspettare che si manifesti, aspettare che cresca, a modo suo, aspettare che nasca, aspettare che si attacchi al seno, aspettare che maturi le sue competenze – l’attesa offre lo spazio al divenire e all’essere. Apre lo spazio ai processi, al camminare, all’esplorare, all’apprendere, al capire, all’ascolto. Crea fiducia e affidamento. L’attesa prepara lo spazio alla sintonia e all’agire insieme.
L’attesa del parto, dell’inizio di travaglio non prescinde da queste altre attese. E carica della stessa impazienza, delle stesse incognite, delle stesse speranze, delle stesse paure. Ce ne parlano Manuela D’Ambrosio a p. 27 e Elena Bing a p 22.
Oggi il tempo dell’attesa non c’è più. C’è la fretta, ci sono le pressioni sociali, c’è l’impazienza e soprattutto c’è un imperativo visivo, il bisogno di vedere, dovuto a una cultura dell’immagine.
All’interno di questa condizione sociale le induzioni sono aumentate fortemente, con rischi supplementari, dolore non fisiologico e quindi spesso traumatico, con tempi arbitrari e con modalità spesso lontane dalle raccomandazioni scientifiche che negli anni si sono autocorrette e ora tornano a prendere in considerazione l’attesa fino a 42 settimane. Ce ne parla Barbara Grandi a p. 14. Le donne un po’ lo subiscono e un po’ lo annusano – l’intuizione le fa spesso preferire l’attesa, anche se risulta difficile (vedi p. 43). Sara Internicola ha raccolto per D&D delle testimonianze dai forum di internet che rendono palese la confusione mentale che spesso domina nell’assenza di una informazione completa e di un punto di riferimento valido.
Barbara Duden, nota storica del corpo femminile, chiama l’induzione del parto un’interruzione di gravidanza. Viene interrotto un processo che ancora non è terminato.
Il processo maturativo del bambino non ha potuto concludersi. Prima di interrompere arbitrariamente una gravidanza quindi pensiamoci bene. Ci sono tanti modi clinici e relazionali con cui l’ostetrica può innanzitutto accertarsi insieme alla donna che la sua gravidanza stia volgendo effettivamente a termine e per sostenerla nell’attesa del momento dell’entrata in travaglio (vedi articolo a p. 29) e tanti contesti e opportunità dove l’ostetrica può proporsi come riferimento sia informativo che assistenziale per accompagnare l’ultima fase della gravidanza e facilitare i processi fisiologici. Iniziare il travaglio pronta, preparata, rilassata e fiduciosa è premessa importante per un parto fisiologico e una buona cooperazione madre-bambino.
Se poi proprio un aiuto è necessario, possibilmente inserito nel processo che la donna sta passando, anche l’ostetrica può usare dei rimedi cosidetti naturali che spaziano da metodi clinici, fisiologici e fitoterapici a tecniche delle medicine tradizionali come quella cinese, senza dimenticare il classico dei classici: l’olio di ricino (vedi p. 40). Conoscerli meglio, capirne i pro e i contro, trovare indicazioni specifiche per ogni rimedio può permettere all’ostetrica di inserirli nel suo approccio globale e relazionale con la donna.
Rubriche 01 – EDITORIALE di Verena Schmid 04 – ATTUALITÀ di Verena Schmid 05 – POSTA DEI LETTORI a cura della redazione 06 – AGENDA a cura di Amina Contin 49 – CASO CLINICO di Maria Diletta Longo 52 – IL PARTO EXTRAOSPEDALIERO a cura della redazione 53 – RECENSIONE di Gabriella Fois 55 – LE EMOZIONI DELL’OSTETRICA di Anna Maria Rossetti 57 – INVITO ALLA LETTURA a cura di Paola LussoglioServizi
09 – PARTO SLOW di Claudia Sfetez 14 – TEMPO SCADUTO di Barbara Grandi 22 – IL TRAVAGLIO: UN LAVORO IN TANDEM di Elena Bing 24 – SI FA PRESTO A DIRE: È TARDI! di Giulia Minucciani 27 – PERCHÉ È SEMPRE PIÙ DIFFICILE? di Manuela D’Ambrosio 29 – IL SOSTEGNO A TERMINE DI GRAVIDANZA di Maria Diletta Longo 33 – METODI DI INDUZIONE NATURALE AL PARTO di Verena Schmid 39 – UN NUOVO APPELLO (…) di Michel Odent 40 – L’OLIO DI RICINO: DUBBI E DOMANDE di Alicia Huntley 43 – PARLARE DI NASCITA TRA DONNE: L’ESPERIENZA DEI FORUM di Sara Internicola 47 – VOCI DI MAMME a cura della redazione
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